Che ruolo hanno gli omonimi in un'opera letteraria? Il ruolo degli omonimi nella narrativa. Omonimia e polisemia in russo

Omoforme, omofoni, omografi, paronimi, loro differenza dagli omonimi

Con gli omonimi lessicali non bisogna confondere il cosiddetto omoforme, omofoni e omografi ,così come paronimi , che sono simili all'omonimia lessicale, ma si caratterizzano in senso ampio parole come fenomeno della cosiddetta omonimia stilistica:

1) è la coincidenza del suono e dell'ortografia di una o più forme di parole omoformi (cfr. caro- imp. aggettivo maschile e caro- genus., data., proposizione. casi di aggettivi femminili (ad esempio vestiti costosi); versetto da una poesia e versetto da placarsi);

2) la stessa pronuncia, ma diversa ortografia di parole e frasi - omofoni (cfr. occhio- voce; Potevobagnato; prua - prato);

3) la stessa ortografia, ma diversa pronuncia delle parole - omografi (cfr. castello (accento su 1 sillaba) e lock (accento sulla 2a sillaba), mugs (accento sulla 1a sillaba) e mugs (accento sulla 2a sillaba).

Le parole non devono essere confuse con le parole omonime - paronimi (gr. parà- vicino a + opuma- nome), che differiscono nel significato, ma sono simili nella pronuncia, nell'affiliazione grammaticale e spesso nel rapporto delle radici. Per esempio, abbonamento - abbonato, giorno della settimana - tutti i giorni, offensivopermaloso, dai- introdurre e molti altri. altri

In russo c'è un fenomeno chiamato paronomasia. Paronomasi - parole eterogenee consonantiche. Per esempio, fiocco, pila; stazione di cura, stazione di cura e così via.

Omoforme, omofoni, omografi, insieme alla corretta omonimia lessicale, possono essere utilizzati per vari scopi stilistici: per creare espressività del discorso, in giochi di parole, battute, ecc.

Vedi, ad esempio, Y. Kozlovsky nella poesia "L'orso e le vespe" della serie di poesie "Sulle parole diverse, uguali, ma diverse":

Portava un orso che camminava al mercato

In vendita al miele coperchio.

Improvvisamente su un orso-

qui attacco!

Le vespe se lo sono preso in testa attacco.

Orsacchiotto con un esercito pioppo tremulo

Combattuto strappato pioppo tremulo.

Potrebbe essere furioso autunno,

Se le vespe si arrampicavano in bocca

Punto dove orribile,

Sono per questo e orribile.

Ai poeti piace particolarmente usare gli omonimi, le omoforme e gli omofoni come parole in rima: le parole dallo stesso suono che si trovano alla fine di una riga e le rime risultano essere particolarmente espressive:

E cosa fa la moglie?

Soli in assenza del coniuge? (Pushkin).

Difensore della Libertà e dei Diritti

In questo caso, ha completamente torto (Pushkin).

Ci sono gli omonimi dei singoli autori. Sono spesso molto espressivi e divertenti. Sono alla base di molte battute: Su quali basi si cancellano gli sport? Per principio di contraddizione. Che tipo di sport è disgustoso per me, lo cancello. (Giornale letterario).



Gusar - allevatore di pollame, lavoratore agricolo di oche; sacco - un dentista; andato - vincitore nella marcia, ecc.

Spesso gli omonimi (in senso lato) sono indicati come fenomeni negativi. Una simile opinione non può ritenersi provata. Non impediscono la comunicazione, in quanto sono quasi sempre neutralizzati dal contesto. Hanno grandi possibilità visive ed espressive.

L'omonimia, come la polisemia, è una risorsa per migliorare le qualità espressive e visive del discorso.

1. Poiché nel caso dell'omonimia si tratta del lato semantico della parola, le possibilità espressive delle parole omonime riguardano principalmente il lato semantico, contenuto, dell'enunciato, e talvolta anche l'intero testo.

Così, l'indistinguibilità di omonimi e consonanze omonime può portare a situazioni inaspettate di non indovinare, "mancato riconoscimento" del vero significato. Una situazione paradossale simile è alla base della storia di Yuri Tynyanov "Il tenente Kizhe". Un giovane impiegato inesperto, riscrivendo l'ordine, commette un errore: invece delle parole "sono nominati il ​​tenente Steven, Rybin e Aznacheev", lui, interrotto da un ufficiale, smarrito, scrive: "tenente Kizhe". Le circostanze costringono l'aiutante di corte a dichiarare il tenente Kizhe una persona reale. Così un'omonima consonanza creata casualmente dà vita a un incredibile eroe, il quale, dichiarato "segreto" speciale e "senza figura", risulta essere esiliato in Siberia, da essa restituito per volontà dell'imperatore, sposa una cameriera d'onore, fa carriera militare e infine "muore" nel grado di generale.

Nel romanzo fantasy incompiuto di M.Yu. Lo "Stoss" di Lermontov, l'inaspettata coincidenza di parole omonime esalta l'elemento di mistero, mistificazione che contraddistingue quest'opera: Stoss è il cognome del proprietario di uno strano appartamento dove si muove l'eroe della favola Lugin, shtoss è un gioco di carte in cui ogni sera si siede a giocare con un ospite incomprensibile e strano, e che c? - la domanda con cui si rivolge a Lugin. Qui, lo scontro di parole dal suono simile aiuta a mostrare che il destino - la predestinazione del destino - si manifesta in tutto ciò che accompagna l'esistenza di una persona, comprese le parole.

Ed ecco un esempio moderno, tratto da un testo di un tipo completamente diverso - una pubblicità che risuona quotidianamente sulle onde di Radio Russia: "Sai per cosa ci stiamo battendo, perché anche tu ti sforzi per questo. Tutti noi vogliamo la felicità, prosperità, fiducia nel futuro. C'è una strada giusta. Percorriamo questa strada insieme! Mito? No! - Fondo di investimento di Mosca". L'ascoltatore percepisce inizialmente la parola mito solo nel suo significato tradizionale, che è noto da tempo alla lingua (racconto, leggenda). Grazie alla successiva decodifica della sigla, si oppongono parole omonime. Così si realizza una tecnica, che in stilistica si chiama “effetto di aspettativa ingannata”. E questo dona luminosità e originalità alla pubblicità, la rende memorabile ed efficace.

2. Gli omonimi, così come le consonanze omonime, insieme alla polisemia, sono il materiale principale per creare un gioco di parole*. I giochi di parole sono spesso usati nella letteratura satirica, negli umoristici, negli aneddoti, nelle poesie satiriche e comiche. Ecco, ad esempio, una quartina satirica di un famoso poeta russo fine XIX- l'inizio del 20 ° secolo di Konstantin Mikhailovich Fofanov, dove ricorre alla cosiddetta "filastrocca":

Un po' svegliate gente

Ora gli danno carte,

Gridano: "Chiudi la bocca!"

E metti subito un sigillo sulla tua bocca!

Il poeta-satirico del 19° secolo Dmitry Dmitrievich Minaev amava i giochi di parole e ammise ironicamente in una delle sue poesie:

L'area delle rime è il mio elemento,

E scrivo poesie facilmente,

Senza esitazione, senza indugio

Corro da riga a riga.

Anche alle rocce marroni finlandesi

Ho a che fare con un gioco di parole.

I giochi di parole nascono anche nella lingua parlata. Ad esempio, nel discorso informale scienziati puoi sentire l'espressione "Si stabilì" (cioè ricevuto livello Candidato di Scienze), in cui il significato del verbo si correla con il significato omonimo e noto alla lingua nazionale: stabilirsi - diventare calmo, contenuto, ragionevole. Nella conversazione dei dipendenti pubblici, un tempo era "di moda" enigmi ("Beh, ti ho perplesso") nel senso di "dare un compito, un incarico, dare un compito a qualcuno", omonimo del verbo puzzle ("confondere, mettere in imbarazzo, confondere").

3. Infine, le parole omonime sono ampiamente utilizzate in poesia, essendo un mezzo per creare una rima. Il seguente estratto da una poesia di V. Bryusov è molto interessante:

Hai dato da mangiare ai cigni bianchi

Gettando indietro il peso delle trecce nere...

Ho nuotato nelle vicinanze, gli elmi si sono uniti,

Il raggio del tramonto era stranamente obliquo.

Improvvisamente una coppia di cigni sfrecciava...

Non so di chi sia stata la colpa...

Il tramonto gelava dietro una nebbia di vapore,

Vicolo, come un ruscello di vino.

Qui, con un sistema di rime incrociate che utilizza rime maschili e femminili, le parole omonime vengono utilizzate come parole in rima.

Ecco altri esempi:

E non me ne importava

Qual è il volume segreto di mia figlia

Ho dormito fino al mattino sotto il cuscino.

(AS Pushkin)

Cuccioli! Seguimi!

Sarai sul Kalach

Guarda, non parlare

Non lo batterò.

(AS Pushkin)

Gli esempi forniti, così come i versi con rime giocose citati sopra, ci consentono di trarre una conclusione curiosa. Di norma, utilizzando gli omonimi come parole in rima, i poeti ricorrono a omofoni, omoforme o omonime combinazioni sonore*. Gli omonimi veri e propri, o omonimi lessicali, sono molto rari. Ciò è apparentemente spiegato dal fatto che gli omonimi lessicali, cioè le parole, assolutamente in tutto tranne il significato, coincidenti, duplicandosi, fianco a fianco nel sistema della lingua, rendono povera la rima. In fondo, la rima è preziosa proprio per la sua sorpresa, l'imprevedibilità del suono, che porta ad un'accentuazione del significato delle parole in rima. E quando si usa l'omonimia lessicale, non c'è accentuazione, ma, al contrario, estinzione reciproca del significato. Omofoni e omoforme, nonché consonanze omonime, essendo unità lontane tra loro nel sistema linguistico, quando si scontrano in un contesto poetico, rendono la rima inaspettata, interessante, danno forza ed elasticità al verso poetico.

Nella moderna lingua russa è stato registrato un numero significativo di omonimi e con lo sviluppo della lingua diventano di più. Sorge la domanda: l'omonimia impedisce la corretta percezione nel discorso? Il funzionamento degli omonimi nel discorso, di regola, non causa particolari difficoltà. Innanzitutto, il contesto chiarisce la struttura semantica di tali parole, escludendo interpretazioni inadeguate. Inoltre, gli omonimi appartengono a diverse aree di utilizzo e hanno una colorazione espressiva ambigua, una diversa attribuzione funzionale, di regola, non si scontrano nel discorso. Tuttavia, la combinazione dei significati delle parole omonime è possibile. Tuttavia, in questo caso è dovuto a un certo obiettivo stilistico, e questo obiettivo è diverso nei diversi stili di discorso.

Lo scontro intenzionale degli omonimi è sempre stato un mezzo indispensabile per giochi di parole spiritosi. Kozma Prutkov ha anche scritto: “È bello carezza bambino o cane, ma soprattutto risciacquo bocca".

Omofoni simili sono usati nelle battute popolari:

"IO nella foresta, e lui entrato, IO per olmo, e lui incollato» W. Dahl

Spesso c'è una collisione di lil anche una combinazione in un testo sia di parole omonime che di parole che coincidono accidentalmente nel suono (omofoni, omoforme, ecc.) è interessante confrontare la collisione intenzionale di omonimi parziali c'è- "essere, essere" e c'è- "prendere cibo", tradotto da S.Ya. Marshak "Zazdravny toast" di Robert Burns:

Quale c'è, che cosa c'è- a volte non possono c'è,

E altri possono c'è, si siedono senza pane,

E abbiamo qui c'è, che cosa c'è, si allo stesso tempo c'è, come c'è, -

Quindi, dobbiamo ringraziare il cielo!

Combina parole consonanti, uno scrittore, poeta, pubblicista, per così dire, riunisce quegli oggetti, concetti che designano. Questa tecnica è un mezzo di attualizzazione, svolge il compito di comunicare informazioni artistiche aggiuntive.

Senti come puzzare di polvere da sparo diventare

Editoriali e poesia?

Le piume sono stampate dallo stesso diventare,

Che domani andrà alle baionette.

(K. Simonov "Vincitore")

I poeti usano rime omonime, che spesso conferiscono al poema un'attrazione speciale.

Cuccioli! Seguimi!

Vuole Su kalachu,

Guarda, non parlare

Ma non quello ti batterò!

(AS Pushkin)

Snow ha detto: - Quando io gregge,

Ci sarà un fiume di colombe,

Scorrerà, tremante gregge

Colombe riflesse.

(YA Kozlovsky)

Alena è brava treccia.

E l'erba del prato è per lei treccia.

Presto il prato passerà treccia:

Il tempo si avvicina falciatura.

(YA Kozlovsky)

Grigio corvo

Nero corvo

Al mattino ho rimproverato, seduto su un ramo,

La notizia è stata devastata in tutte le direzioni

Quaranta quaranta.

(YA Kozlovsky)

L'uso delle rime omonime è tanto più giustificato nei generi umoristici, ad esempio negli epigrammi.

Non ostentare, amico temi che hai troppo temi. Lavori che conosciamo Temi dove è morto il migliore Temi. (D. Minaev)

O consonanze omonime: il materiale principale per un gioco di parole.

che le persone si stanno svegliando

Ora dagli statuti,

Gridano: "Stai zitto bocca te

E metti immediatamente un sigillo sulla bocca.

(KM Fofanov)

Zona delle rime - la mia passione,

E scrivo facilmente poesie i,

Senza pensare senza una linea

Corro alla linea dalla linea

Anche alle rocce finlandesi Marrone

mi occupo di gioco di parole.

(DD Minaev)

Gli omonimi sono spesso usati per creare rime.

Siete cigni bianchi alimentato,

Gettando indietro il peso del nero treccia

Ho nuotato nelle vicinanze, d'accordo alimentato*,

Il raggio del tramonto era strano treccia.

Improvvisamente i cigni sfrecciarono coppia

Non so di chi fosse colpevolezza

Il tramonto svanì dietro la foschia coppia,

Vicolo come un ruscello colpevolezza.

  • (V. Bryusov)
  • * timone - poetico tradizionale. timone della nave, remo di poppa.

Il riuscito confronto delle forme consonantiche, la loro esecuzione nel discorso è di grande interesse. Tuttavia, è necessario fare attenzione nell'uso delle parole, poiché in alcuni casi l'omonimia (e i fenomeni correlati) possono portare a una distorsione del significato dell'affermazione, commedia inappropriata. Quando si commenta una partita di calcio: “Oggi i giocatori sono usciti dal campo senza gol”;

"Sullo schermo della TV vedi Gavrilov in una bellissima combinazione."

Anche scrittori professionisti e grandi scrittori non sono immuni da tali errori di linguaggio.

Sentito o tu? oppure è possibile essere indifferenti al male? (AS Pushkin)

L'emergere di omonimi (completi e parziali o incompleti) nella lingua è dovuto a una serie di ragioni.

1. Gli omonimi sorgono in conseguenza del fatto che inizialmente significati diversi della stessa parola diventano così distanti che in linguaggio moderno sono già percepite come parole diverse, e solo una speciale analisi etimologica aiuta a stabilire la comunanza di queste parole.

Questo gruppo di omonimi include parole come mese- un dodicesimo di anno astronomico e mese- corpo celeste, luna; mondo- consenso, assenza di guerra e mondo- l'universo, il globo; mulino corpo, busto e mulino - campo.

2. Talvolta compaiono omonimi in conseguenza del fatto che la parola originaria coincide nel suo suono con quella presa in prestito. Per esempio, club- la massa di qualcosa in movimento (polvere, fumo, ecc.) e club- organizzazione sociale che unisce le persone club); tromba- parte di un forno a tino o (originariamente) un focolare di forgiatura e tromba- avvisatore acustico (tedesco) Corno) e così via.

3. Spesso non solo le parole russe e quelle prese in prestito suonano allo stesso modo, ma per certo leggi fonetiche in russo, diverse parole prese in prestito da lingue differenti. Una tale coincidenza sonora si osserva nelle parole rubinetto(Obiettivo. Kraan)- un tubo con una valvola utilizzata per versare il liquido, e rubinetto- (Tedesco) kgp)- un meccanismo per il sollevamento e lo spostamento dei pesi; barattolo(Polacco banca)- un recipiente cilindrico di vetro, argilla o latta, barattolo(Obiettivo. banca)- poco profondo e barattolo(Tedesco banca)- panca trasversale in barca; sbarra- un tipo speciale di ristorante barra), barra- spiaggiamento alluvionale (fr. bagaglio) e sbarra- spec. unità di pressione atmosferica (gr. bagos); cisterna- vaso metallico chiuso (fr. bc) e cisterna- la prua del ponte superiore della nave (testa. bak) e così via.

La coincidenza del suono delle parole russe e prese in prestito a volte non si verifica immediatamente. Le parole che un tempo suonavano in modo diverso nel processo di sviluppo storico della lingua risultano essere le stesse, ad es. omonimi. Ad esempio, le parole cipolla- piante da giardino (antico prestito dalle lingue germaniche) e cipolla- armi a mano per lanciare frecce (risale all'antico russo lungo, dove combinazioni - lui-- suono nasale di).



Omoforme, omofoni, omografi, paronimi, loro differenza dagli omonimi

Con gli omonimi lessicali non bisogna confondere il cosiddetto omoforme, omofoni e omografi ,così come paronimi , che sono simili all'omonimia lessicale, ma si caratterizzano in senso lato della parola come fenomeno della cosiddetta omonimia stilistica:

1) è la coincidenza del suono e dell'ortografia di una o più forme di parole omoformi (cfr. caro- imp. aggettivo maschile e caro- genus., data., proposizione. casi di aggettivi femminili (ad esempio vestiti costosi); versetto da una poesia e versetto da placarsi);

2) la stessa pronuncia, ma diversa ortografia di parole e frasi - omofoni (cfr. occhio- voce; Potevobagnato; prua - prato);

3) la stessa ortografia, ma diversa pronuncia delle parole - omografi (cfr. castello (accento su 1 sillaba) e lock (accento sulla 2a sillaba), mugs (accento sulla 1a sillaba) e mugs (accento sulla 2a sillaba).

Le parole non devono essere confuse con le parole omonime - paronimi (gr. parà- vicino a + opuma- nome), che differiscono nel significato, ma sono simili nella pronuncia, nell'affiliazione grammaticale e spesso nel rapporto delle radici. Per esempio, abbonamento - abbonato, giorno della settimana - tutti i giorni, offensivopermaloso, dai- introdurre e molti altri. altri

In russo c'è un fenomeno chiamato paronomasia. Paronomasi - parole eterogenee consonantiche. Per esempio, fiocco, pila; stazione di cura, stazione di cura e così via.

Il ruolo degli omonimi nella lingua

Omoforme, omofoni, omografi, insieme alla corretta omonimia lessicale, possono essere utilizzati per vari scopi stilistici: per creare espressività del discorso, in giochi di parole, battute, ecc.

Vedi, ad esempio, Y. Kozlovsky nella poesia "L'orso e le vespe" della serie di poesie "Sulle parole diverse, uguali, ma diverse":

Portava un orso che camminava al mercato

In vendita al miele coperchio.

Improvvisamente su un orso-

qui attacco!

Le vespe se lo sono preso in testa attacco.

Orsacchiotto con un esercito pioppo tremulo

Combattuto strappato pioppo tremulo.

Potrebbe essere furioso autunno,

Se le vespe si arrampicavano in bocca

Punto dove orribile,

Sono per questo e orribile.

Ai poeti piace particolarmente usare gli omonimi, le omoforme e gli omofoni come parole in rima: le parole dallo stesso suono che si trovano alla fine di una riga e le rime risultano essere particolarmente espressive:

E cosa fa la moglie?

Soli in assenza del coniuge? (Pushkin).

Difensore della Libertà e dei Diritti

In questo caso, ha completamente torto (Pushkin).

Ci sono gli omonimi dei singoli autori. Sono spesso molto espressivi e divertenti. Sono alla base di molte battute: Su quali basi si cancellano gli sport? Per principio di contraddizione. Che tipo di sport è disgustoso per me, lo cancello. (Giornale letterario).

Gusar - allevatore di pollame, lavoratore agricolo di oche; sacco - un dentista; andato - vincitore nella marcia, ecc.

Spesso gli omonimi (in senso lato) sono indicati come fenomeni negativi. Una simile opinione non può ritenersi provata. Non impediscono la comunicazione, in quanto sono quasi sempre neutralizzati dal contesto. Hanno grandi possibilità visive ed espressive.

1.2.3.3 domande di prova per riparare il materiale

1. Quali parole sono chiamate omonimi?

2. In che cosa differiscono gli omonimi parole polisemantica?

3. Quali tipi di omonimi conosci?

4. Denominare i motivi per l'emergere di omonimi nella lingua.

5. Raccontaci di omoforme, omofoni, omografi, paronimi e loro differenza dagli omonimi.

6. Qual è il ruolo degli omonimi nella lingua?

Nel discorso.

1. Trova gli omonimi nelle frasi. Cosa sono gli omofoni o gli omografi? Le frasi date nel compito sono sempre ben composte? Perché l'omonimia è usata nel discorso?

1) Un cono è caduto da un abete. Abbiamo mangiato tutta la torta.

2) La volpe mi porta in fitte foreste.

3) Una coltre di neve ha ricoperto l'intero campo.

4) Si è formato un cumulo di neve vicino all'auto. Pensando, si è tappato il naso.

5) È un bambino! È un puledro!

6) Traduci le lancette dell'orologio. Le frecce presero la mira e risuonò una raffica.

7) Quaranta quaranta sono volati dalla foresta.

2. Abbina le parole sottolineate agli omonimi. Determina i loro significati. È sempre possibile determinare il significato di un omonimo senza stress? Metti l'accento sulle parole - omonimi.

1) Già non può essere fatto nulla.

2) Scoiattoli saltato sul pino.

3) Vecchio serratura sorgeva su una collina.

4) Tra noi bugie abisso.

5) Ho acquistato un geografico atlante.

6) Questo tipo di salsiccia si chiama " linguistico».

7) È stato versato del tè tazze.

8) Tutti i ragazzi caduto.

3. Trova gli omonimi nelle poesie, spiegane il significato. Cos'è una rima? Su quale effetto è costruita la poesia di A. Shibaev? perché tutti i nomi propri sono scritti con una lettera minuscola?

Ti scrivo per caso, vero, che hanno quello che hanno, -

Non so come o perché. A volte non possono mangiare

Ho perso quel diritto, e gli altri possono mangiare,

E cosa posso dirti - niente! Lasciateli riposare senza pane.

S.Marsak

Ecco il salice lungo il sentiero. Portava un orso, camminando al mercato,

E sui rami - orecchini. Vendo a vaso di miele.

Perché non Sasha? Improvvisamente su un orso - questo è un attacco -

Perché non le auto? Le vespe decisero di attaccare.

Ecco i sassi sotto di noi, Orso con un esercito di pioppo tremulo

Lavato dalle onde Ha combattuto con un pioppo tremulo strappato.

Si chiamano sassi, se non cadesse su tutte le furie,

Perché non un rotolo? Se le vespe si arrampicavano in bocca,

Perché non con un mouse? Bruciore ovunque

Non una dashka, non una natasha? L'hanno preso per questo.

Un Ozlovsky

Hanno rimproverato lo spettacolo, dicono, sono andati.

Ma il gioco è continuato!

E. Mite

4. Ripetiamo l'ortografia. Queste parole suonano allo stesso modo, ma lo sono significato diverso e scritto in modo diverso. Spiega perché ogni parola è scritta in quel modo. Crea delle frasi con queste parole.

sviluppare - svolazzare disprezzare - disprezzare rimanere - arrivare a trasformare - fingere di brillare - dedicarsi a tradire - dare

misto - carezza mista - risciacquo dissolvenza - vedi

vecchio tempo - custodito per sminuire - per mendicare

5. Molte battute si basano sul fenomeno dell'omonimia, che si chiama "gioco di parole". Trova il gioco di parole nelle seguenti battute:

Perché il giardiniere ci vende in Turchia?

I cavalli vanno al ballo?

Perché diciamo "arrivederci" e non "arrivederci - svezia" o "arrivederci - norvegia"?

6. Distinguere tra il significato e l'ortografia delle parole che si pronunciano allo stesso modo. Immettere la lettera desiderata.

7. Scegli quello giusto. Presta attenzione all'ortografia. Cosa sono gli omofoni o gli omografi?

1) Ascoltaci su ( purezza - frequenza ) 1125 kHz.

2) Tu ( lo farai - lo farai ) domani a matematica?

3) maturo ( colosso - orecchio ) si inchinò a terra.

4) Deve ( portare - condurre ) una valigia alla stazione.

5) Per L'anno scorso padre è molto si sedette - si sedette ).

6) Chiederò alla mia amica di averla oggi ( svela - svela ) tu a scuola.

7) Mangiò avidamente il pane e ( bevuto - cantato ) con la sua acqua.

8) Artista ( dedicato - dedicato ) la vita a una causa favorita.

9) Madre ( bollito - aperto ) verdure per cena.

10) I musicisti hanno suonato con ispirazione ( inchiostro - inchiostro ).

11) Bello ( risciacquare - risciacquare ) un bambino o un cane, ma sempre necessario ( risciacquare - risciacquare ) bocca.

RIPETIZIONE

8. Ricorda cos'è un'applicazione.

Che cos'è un'applicazione singola? Quando è necessario inserire un trattino e quando no?

1) Abbiamo camminato lungo le rive del fiume Moscova.

Abbiamo camminato lungo le rive del fiume Moscova.

2) Il duello si è svolto ai piedi del monte Mashuk.

Il duello si è svolto a Mashuk Mountain.

3) Il romanzo è stato scritto dal padre di Dumas.

Il gattino è stato salvato da Arkhip il fabbro.

4) Una ragazza del postino è corsa fuori dall'edificio.

L'ingegnere nucleare aveva la sua opinione dissenziente su questo tema.

Nelle vicinanze sedeva una ragazza radiofonica.

5) È stato allevato da un insegnante di francese.

È stato cresciuto da un insegnante di francese.

Che cos'è un'applicazione comune? Come punteggiare?

1) Nella capanna, una fanciulla cantante gira e un'amica invernale delle notti rompe una scheggia davanti a lei.

2) Una bellezza incredibile, ha attirato l'attenzione di tutti.

3) La farfalla gialla della citronella si siede su un ramo.

4) Ottimo nuotatore, ha preso il comando.

5) Il distaccamento comprendeva Arkhipov, il capo della spedizione, e Davydov, un giornalista geologo.

6) Padre Denisov ha lavorato come guardiano in un fondo.